«Facciamo autocritica?». Ferilli: La Sinistra ormai è un’élite che parla a un’altra élite. Ha sfasciato i riferimenti fondamentali

Trump? «Non lo ritengo una persona da stimare, non è il mio ideale di politico, ma neanche Kamala Harris lo è… di botto s’è messa a rincorrere Trump»: è una Sabrina Ferilli che non ti aspetti (o invece, sì) quella intervistata dal Fatto Quotidiano. 

«La politica, in genere, ha tentato in tutti i modi di annullare ogni riferimento tra destra e sinistra; poi accade che una città come New York, santuario della sinistra, dove esiste l’assistenza obbligatoria e sono stati requisiti alberghi a tre stelle per ospitare gli immigrati, ha improvvisamente guardato a Trump (…) Per la sinistra c’è un problema mondiale che riguarda la sicurezza, la sanità e l’istruzione: tutti aspetti primari che non vengono mai trattati». Non bastasse, alla domanda se la sinistra sia senza identità, la Sabrina icona progressista ribatte: «No, hanno proprio sfasciato una serie di riferimenti fondamentali (…) Anche con la sinistra al governo la possibilità di abortire si è tramutata in sogno; anche frequentare scuole attrezzate e sicure è un sogno; i servizi sanitari sono un mega-sogno.Mentre per loro i problemi sono diventati solo il genere maschio, femmina o neutro; o il poter chiamare ‘signora’ una donna che nasce con l’organo genitale maschile. Per carità, sono una questione, ma non possono diventare l’unica o la principale. […] perché un tema importante come la sicurezza è solo appannaggio della destra? Perché sicurezza e immigrazione sono argomenti tabù a sinistra? (…) e «se li tratti vieni tacciato di fascismo, di “cattivismo”». E comunque: «Morirò di sinistra, lì c’è una sensibilità di fondo per l’uomo che non è il focus della destra; senza la sinistra il mondo non potrà mai funzionare meglio».