Matteo Salvini è sempre e solo alleato di se stesso e della sua convenienza»: come più volte riportato da Telecorriere, in questo periodo l’”attivista” Francesca Pascale è “attiva” come mai prima: «Tajani – spiega in un’intervista alla Stampa – sta facendo il massimo per andare d’accordo con gli alleati… Il fatto è che nonostante tutto, fa fatica a riuscirci, perché il problema è alla base: Forza Italia non è fascista né sovranista. La cosa che mi ha spaventato di più del raduno di Pontida è stata Orban che dice “dobbiamo occupare Bruxelles”: Forza Italia è d’accordo? Orban dice “noi siamo un esempio, da noi non ci sono migranti”, dobbiamo alzare tutti un muro? Non capiscono che ci sarà sempre un sovranista più sovranista di te». «Ho cominciato a sentirmi a disagio in Forza Italia, che è il mio partito di riferimento, quando ha cominciato a farsi condizionare da alleati che sono opposti al suo spirito liberale. Con Lega e FdI non siamo anime affini». «Con il presidente (Silvio Berlusconi ndr) il caso Open Arms non si sarebbe aperto (…) non avrebbe mai permesso una simile, inutile brutalità. Questa vicenda spiega la persona che è Salvini, che pretende anche di fare la vittima». La Pascale torna anche sulla possibile candidatura di Marina o Piersilvio Berlusconi: «Il fatto che se ne parli è prova della necessità di cambiare qualcosa, ma non credo che succederà. Sono convinta però che dovrà arrivare presto una rivoluzione sana in Forza Italia».