
«La mia nuova consapevolezza si rispecchia nel modo di condurre»
Amadeus non è solo Sanremo. La sua è una carriera intensa e “multicolore” nel corso della quale è riuscito a spaziare abilmente (e con successo) dai programmi musicali al varietà passando per il quiz, che l’ha consacrato al grande pubblico. Un percorso intenso. Ricco di soddisfazioni e di qualche ostacolo che, grazie alla forza di volontà, è riuscito a superare, reinventandosi artisticamente e credendo con fermezza nelle sue possibilità.
La tenacia non ti è mai mancata, come quando nei lontani Anni 80 hai “braccato” il patron del Festivalbar Vittorio Salvetti pur di strappargli un colloquio.
(Ride) Che cosa hai tirato fuori! Si, è assolutamente vero. Lo attesi per ore nella hall di un hotel di Verona e, quando arrivò, in pochi minuti gli spiegai tutto ciò che facevo e che mi sarebbe piaciuto fare, un desiderio su tutti: presentare il Festivalbar. Incredibilmente mi portò all’arena di Verona dove c’era Claudio Cecchetto, e me lo presentò.
E Cecchetto cosa fece?
Mi fece una sequela di domande alle quali risposi anche inventando qualche elemento. Evidentemente, però, rimase colpito, perché, nel giro di qualche mese, mi ritrovai in onda su Radio Deejay. Ce l’avevo fatta!
I tuoi amici, però, ti prendevano per pazzo quando dicevi di voler lavorare in tv.
Assolutamente si, mi dicevano che sarebbe stato impossibile entrare in quel mondo, ma mi reputo la dimostrazione vivente che, se davvero si vuole una cosa, alla fine la si ottiene.
Quindi la caparbietà è l’aspetto del tuo carattere che ti ha aiutato di più?
Senza ombra di dubbio, sono “di coccio”. Durante tutta la mia carriera mi sono sempre proposto, ho portato idee nuove, ho sempre cercato il dialogo. Non mi sono mai arreso.
Sei “cresciuto” guardando la televisione dei cosiddetti grandi: Vianello, Corrado, Mike, solo per fare qualche nome. Cosa ti piaceva di quella generazione di presentatori?
Il loro garbo, la loro innata capacità di entrare in punta di piedi nei salotti della gente, senza mai essere sopra le righe. E con il massimo rispetto per il telespettatore. Io stesso non amo la televisione “urlata”: l’attenzione alla sensibilità del pubblico è la prima cosa da tener presente.
La passione che metti nel lavoro è tangibile anche dal pubblico a casa.
La passione è quel tassello che non deve mai mancare, se viene meno l’entusiasmo è meglio cambiare mestiere.
Passione è la parola chiave anche del tuo rapporto con Giovanna. Si è trattato di un colpo di fulmine?
Ci siamo conosciuti a “L’eredità”, avevo quarant’anni e quasi non credevo più nel grande amore. Abbiamo iniziato a frequentarci come amici, fino a quando non è scoccata la fatidica scintilla. Oggi, come allora, il nostro rapporto è solido, non cambierei una virgola della nostra storia. Peraltro Giovanna ha un bellissimo rapporto con Alice (prima figlia di Amadeus nata dal precedente matrimonio n.d.r.) ed anche questo aspetto mi rende sereno.
Quale lato del carattere di tua moglie ami particolarmente?
La sua grande capacità di trasmettermi serenità, il suo saper sdrammatizzare ed alleggerire le situazioni complicate.
Che genitore sei per i tuoi due figli che hanno età e, dunque, esigenze molto diverse?
Fare il genitore è un “mestiere” complicato e delicato che, ahimè, non si impara in nessuna scuola. Sono un padre piuttosto apprensivo, lo riconosco. Alice ormai studia in Inghilterra e, tolto il trauma del distacco, ora sono contento che stia costruendo nel migliore dei modi il suo futuro. Col piccolo serve tanta energia, per questo devo mantenermi giovane!
In cosa ti preferisci caratterialmente e professionalmente oggi, rispetto a qualche anno fa?
Oggi ho conquistato quella leggerezza che mi permette di affrontare la vita in maniera più serena e credo che questo aspetto si rispecchi anche nel modo di condurre: non mi preoccupo più di come andrà, sono me stesso e mi piace avere questa onestà nei confronti del pubblico che mi segue.
Da cosa deriva il tuo ottimismo?
Dalla consapevolezza di aver avuto la fortuna di fare il lavoro che sognavo, inoltre mi è sempre piaciuto trasmettere buonumore.
Rewind 2016/2024 Intervista pubblicata su Romanotte nel 2020