«Seria preoccupazione poiché il discorso pubblico italiano è diventato sempre più xenofobo e i discorsi politici hanno assunto toni fortemente divisivi e antagonistici, in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, cittadini italiani con origine migratoria, Rom e persone Lgbti»: la esplicita Ecri, commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa citando soprattutto Lega e Matteo Salvini.
«Un certo numero di dichiarazioni e commenti considerati offensivi e carichi di odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo, soprattutto durante i periodi elettorali, sia online che offline – scrive Ecri – nel 2018 l’allora ministro dell’Interno (Matteo Salvini, ndr), nel dichiarare la volontà di procedere ad un’espulsione di massa dei Rom irregolari, ha fatto riferimento anche ai Rom in possesso della cittadinanza italiana e ha affermato: “Ma i Rom italiani purtroppo dobbiamo tenerceli a casa” e molti commenti d’odio hanno preso di mira anche le donne rom. Ad esempio, nell’aprile 2023, commentando le proposte per migliorare la situazione delle madri detenute, lo stesso politico ha affermato che un partito politico precedentemente al potere ha liberato “le borseggiatrici Rom che usano i bambini e la gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere”. Altri candidati politici hanno usato i pregiudizi sui Rom nelle campagne elettorali».
La Commissione denuncia anche «critiche indebite che mirano a minare l’autorità dei singoli giudici che decidono sui casi di migrazione».