Renzo Arbore scrive per noi. Totò ha unito l’Italia contadina a quella borghese

di Renzo Arbore

Sono onorato che la Federico II abbia accettato di buon grado di conferire il titolo accademico onorifico ad Antonio de Curtis. La Laurea Honoris Causa nasce dalla mia considerazione che Totò ha cavalcato tutte le sfaccettature della recitazione e dell’umorismo. Un attore davvero completo, che ha vissuto e attraversato i vari percorsi del- la recitazione. Penso, quindi, che non ci sia persona più meritevole a ricevere una laurea alla memo- ria, quasi unica nel suo genere. 

Totò è stato un maestro dell’interpretazione e il suo insegnamento potrà di certo giovare agli studenti che frequentano il nuovo corso di laurea in Disciplina della Musica e dello Spettacolo. Rappresenta uno dei più grandi artisti italiani nel mondo, la sua recitazione l’ha reso tra gli immortali come attore brillante e comico, come Chaplin (giusto per fare un nome internazionale). Le sue caratterizzazioni preziose, sottovalutate un tempo, rileggendole e ripercorrendole con attenzione, fanno capire che, dietro la maschera, c’era un grandissimo attore rivoluzionario, uno dei primi a usare l’istinto e l’improvvisazione in un mondo dove tutto era scritto. Il vero giustiziere di Totò è stato il Tempo: era sottovalutato, era con- siderato un attore da farsa; invece, è stato protagonista di film sempre più importanti, come “Guardie e la- dri”, che hanno messo in luce la sua grandissima arte. Opere che hanno testimoniato la sua straordinaria verve, pellicole capaci di tirare fuori il meglio anche da partner come Peppino De Filippo, Nino Taranto e Aldo Fabrizi, tre colossi del Cinema e della recitazione che Totò stimolava al meglio. Il viso era una maschera della Commedia dell’Arte, 

il linguaggio ha creato espressioni e locuzioni entrate nell’italiano parlato, la genialità di trasformare in tante forme sublimi il suo immenso talento. Totò sarà per sempre nell’immaginario collettivo, negli stereotipi culturali dell’Italia più celebrata nel mondo – come la cucina, l’arte del Rinascimento, la melodia e la lirica, le bellezze naturali del nostro Bel Paese. Patrimonio artistico e umano, è l’artista che ha più epigoni nello Spettacolo, che, con i suoi film in bianco e nero, un tempo ha unito l’Italia contadina, proletaria e borghese, e oggi continua a crescere e ad affinare intere generazioni. 

Rewind 2016_2023 Articolo pubblicato su Napolinotte nel 2017