“Vita da Carlo”. Mentre la terza stagione impazza sono iniziate le riprese della quarta. Poi il ritorno al cinema

«Anche in questa terza stagione ho messo molto di me stesso, il modo in cui mi muovo, in cui agisco, il mio modo di essere sgraziato. Mi sono completamente dimenticato della macchina da presa. La particolarità è che anche gli altri personaggi vivono di vita propria. Mio figlio, mia figlia, la domestica. E’ l’immagine di un gruppo tormentato. Non mancheranno le risate anche grazie al cast che abbiamo scelto e che ha dato il massimo»: così Carlo Verdone parla di “Vita da Carlo” che è già un successo di questo scorcio “televisivo” dell’anno. 

Nel sequel di uno dei prodotti che gli italiani hanno più amato Verdone è assoldato nientemeno che come presentatore del Festival di Sanremo. «Abbiamo girato all’Ariston – spiega – è stato uno sforzo produttivo importante. A livello di scrittura, di soluzioni, di ripresa credo che questa terza serie abbia qualche scatto in più rispetto alle altre». Verdone si ritrova in riviera grazie alla sua rinomata cultura musicale, ma assicura «nella vita reale è proprio l’ultima cosa al mondo che vorrei fare, ma mi è stato detto che più sono messo in difficoltà e meglio rendo ed è proprio così». 

Dopo la realizzazione della quarta edizione di “Vita da Carlo” l’artista tornerà finalmente al cinema: «Non mi è mai balenata l’idea di lasciarlo: il 14 novembre sono iniziate le riprese della quarta stagione e poi si fa finalmente il film. Il cinema non lo lascio, è stato un periodo lungo anche dettato dal Covid. Era un momento un po’ particolare. Voglio chiudere bene questa tetralogia e poi c’è il film. Non ho mai pensato di lasciare il cinema. Mi piacerebbe avere pause più lunghe, me lo meriterei anche, ma vedo che bisogna battere il ferro finché è caldo, stringere i denti. L’importante è sempre avere l’entusiasmo, se le devi fare per forza, le cose non possono venire bene».