Giuli: ministro deve avere margini indipendenza. Spazio a destra progressiva né reazionaria né nostalgica

«Anche un ministro deve avere dei margini riconoscibili di indipendenza»: lo dice a Radio3 il ministro della Cultura Alessandro Giuli in evidente difficoltà dopo le dimissioni del suo capo di gabinetto Francesco Spano. «Anche un ministro deve avere dei margini riconoscibili di indipendenza, soprattutto nella misura in cui esprime, seppure nelle vesti istituzionali, tutti gli intellettuali – che lo vogliano o no anche Scurati o Saviano – ma nella misura in cui si fa espressione di un governo il cui partito di maggioranza ha il 30% deve esserci spazio per una destra progressiva, non reazionaria, allergica a qualsiasi lacerto di nostalgia, perché in quel 30%, per fortuna dico io, c’è una maggioranza che deve riconoscersi nella Costituzione, ed è la linea invalicabile. Questo è chiaro anche al presidente del Consiglio che mi ha voluto qui, altrimenti non ci sarei io qui».