La Corte Penale Internazionale (Cpi) sta valutando l’emissione di un mandato di arresto per crimini di guerra commessi a Gaza contro il premier Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo di Stato maggiore dell’esercito Herzi Halevi. Netanyahu sarebbe impegnato «in un pressing telefonico senza sosta» con il procuratore della Cpi, perché teme i mandati entro la settimana. Si tratta di una situazione simile a quella in cui si trova il presidente russo Putin, incriminato dalla Cpi per il sequestro di migliaia di minori ucraini e del loro illegale trasferimento in Russia.