Per Giorgia Meloni un giornale non è infatti un fondamentale strumento di controllo del potere necessario, attraverso la pubblicazione di notizie e opinioni, a mettere un cittadino nelle condizioni di compiere liberamente e consapevolmente le sue scelte, ma uno “stakeholder”, un portatore di interessi.
Ebbene, consigliamo a Giorgia Meloni di dedicarsi a fare la Presidente del Consiglio, se ne è capace, cercando di non avventurarsi su terreni che evidentemente le risultano assai ostici. Quanto a Repubblica, si rassegni all’esistenza di un giornalismo di qualità, indipendente, e ricordi le parole del secolo scorso con cui un monumento del giornalismo americano, Walter Cronkite, ricordò a Richard Nixon la natura passeggera della vertigine che porta con sé il potere politico: “I presidenti passano, i giornalisti restano».