Secondo l’Fmi, l’Italia deve agire velocemente sul debito e può partire riducendo detrazioni, elusione e aiuti anti-inflazione: in cima alla lista ci sono gli sgravi fiscali inefficienti, come il superbonus».
La previsione per il 2024 e il 2025 è di un incremento del Pil dello 0,7% con crollo allo 0,2% nel 2026, «con il Superbonus che arriva ad esaurimento e il Pnrr che continua ad esserci, ma non con così tanta forza», spiega Helge Berger, vice direttore del dipartimento Europa dell’Fmi. «Per quest’anno il livello di crescita dell’Italia è molto vicino alla media dei Paesi europei. Certamente ci devono essere prudenza nella spesa, attenzione sul debito pubblico e attuazione del Pnrr», ha commentato il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni.