Francesco Spano, Capo di Gabinetto dimissionario del Ministero della Cultura di Giuli si lascia intervistare da Repubblica: «Mi sono dimesso – spiega – perché non era più possibile lavorare in questo contesto. Un clima non piacevole si era già instaurato non appena il ministro, che ringrazio, mi ha scelto come suo capo di gabinetto» (…) «Sono finito in un tritacarne politico ingiusto e ingiustificato». Alla domanda se si senta vittima di un attacco omofobo della destra., chiarisce: «Mi sembra evidente che la reazione che si è scatenata e che ha portato alle mie dimissioni vada ben oltre la questione del contratto da consulente». (…) «I Pro vita hanno fatto le loro valutazioni. Io le rispetto. Posso capire le critiche alle mie scelte di vita, non pretendo che tutti la pensino come me o vivano nel mio stesso modo. Ma non mi aspettavo un attacco alla mia vita privata e alle mie scelte. Io sono per educazione, anche per educazione cattolica, una persona tollerante nei riguardi di chiunque».