Signorini si tira fuori dalla polemica sul televoto al GF: «Chi c’è dietro? Io no: il problema è dell’azienda, di chi produce il programma, del gruppo autorale»
«Chi c’è dietro i televoti del Grande Fratello? Io no. Ci sono questi fandom tossici, delle fanbase che inondano il programma di voti, facendo sì che gli spettatori tradizionali non si sentano rappresentati dai risultati. Capisco che si sentano presi in giro, ma il problema non è mio: è dell’azienda, di chi produce il programma, del gruppo autorale. Sarei la persona più felice del mondo se venisse escluso il voto dei social e rimanesse solo quello degli sms»: lo dice Alfonso Signorini a “Striscia la notizia” che continua la sua indagine sui “fandom” legati al Grande Fratello. Sul tema il Codacons aveva già inviato una lettera di denuncia indirizzata a Pier Silvio Berlusconi chiedendo provvedimenti nei confronti del GF per azioni «discutibili e talvolta al limite del rispetto della dignità umana». Sempre a Striscia parla Marco Dianda, esperto del web: «Il televoto del GF prevede 3 voti a persona. Ho scoperto che gli amministratori di fandom chiedono ai partecipanti di votare in modo multiplo, creando delle e-mail false per poter esprimere una moltitudine di voti. Per cercare di stimolare questo meccanismo, gli amministratori minacciano di far uscire i partecipanti dalle chat se non dimostrano di aver votato. Una persona potrebbe creare 100 caselle postali e votare 300 volte. Se pensiamo che un gruppo fandom può avere anche 2.000 persone, potrebbero venir fuori 600mila voti che falserebbero il televoto». Insomma: il voto via web è sotto accusa. E non solo per le dinamiche del Grande Fratello adesso nel ciclone. Nel vortice potrebbero entrare anche il Festival di Sanremo e tutte le produzioni che prevedono tali metodiche di partecipazione del pubblico.