I carburanti nei distributori ubicati in autostrada volano sopra quota 2,3 euro al litro per la benzina in modalità servito, toccando punte di 2,4 euro sulla A1. Lo denuncia il Codacons, che spiega: sui listini dei carburanti stanno incidendo diversi fattori. Da un lato i maggiori costi applicati a rivenditori e gestori per la quota d’obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti, scaricati sui consumatori finali, dall’altro le speculazioni sul petrolio che hanno portato nelle ultime ore ad un rialzo delle quotazioni che, tuttavia, non sembrano giustificare livelli così elevati dei listini registrati in autostrada.
Sulla rete urbana un pieno di benzina costa quasi 2,2 euro più del mese scorso, il gasolio sale di 2,4 euro. Su base annua l’aggravio di spesa è rispettivamente di +52 euro ad automobilista per la benzina, +57,6 euro per il diesel. «Invitiamo il governo a prestare la massima attenzione all’andamento dei carburanti, per evitare prezzi fuori controllo e ripercussioni per le tasche delle famiglie, considerato che all’incremento di benzina e gasolio corrispondono non solo maggiori costi di rifornimento, ma anche effetti sull’inflazione dovuti all’aumento dei listini al dettaglio dei prodotti trasportati su gomma»dice il presidente Carlo Rienzi.