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«A chi spedirei la mia lettera d’amore? Certamente a mio padre. Per dirgli quanto gli volevo e voglio bene. Ma soprattutto che l’ho sempre stimato e sono grato dei suoi insegnamenti»: Vincenzo Galluzzo – storico autore di programmi di prima fascia, consegnati (soprattutto) all’esegesi di Rai1 – porta in onda nelle vesti di conduttore e autore il suo format “Le parole che non ti ho detto”, un segmento a sé stante, in onda tutti i mercoledì alle 11.10 all’interno di Uno Mattina e che – va presto segnalato – meriterebbe di occupare uno spazio adeguato, magari nella seconda serata della prima rete nazionale. Con dentro il cuore il sogno (svelato) di ospitare Papa Francesco – magari firmatario di una lettera indirizzata ai nonni argentini – Galluzzo dona rinnovato vigore alla parola scritta e narrata, in un periodo oscuro per la letteratura (anche spicciola). A torto relegata nelle nostalgie degli amatori dalla digitalizzazione selvaggia della sfera affettiva. Non bastasse l’(auspicata) “operazione nostalgia”, l’autore osa il recupero fra i muri di uno studio televisivo, luogo sempre meno ameno, dove la riflessione è contumace. E dove, pure, l’intramontabile poesia del messaggio in bottiglia (per attitudine crepuscolare, condizione che la rende vieppiù attraente) vince la sua battaglia. Spiega Galluzzo: «Il format è semplice: un ospite scrive una lettera d’amore a un proprio caro, anche a qualcuno che non c’è più». Il resto accade in onda. Sotto la luce delle telecamere che – una tantum – abbagliano consapevolezze e ardori; rimpianti e vissuti. «Sono storie toccanti, comuni a tanti» sentenzia a ragione l’autore del progetto, nato una decade fa.
«Era il 2013 ed ero a Cefalù insieme a Lucia Borsellino. A un certo punto della nostra chiacchierata lei mi dice: “Sapessi quante cose avrei voluto dire a papà (il magistrato Paolo Brosellino, ndr) e non ho avuto il tempo di dirle. Lì mi si è accesa una lampadina e finalmente il programma è arrivato in tv. Per questo ringrazio il direttore del daytime Rai Angelo Mellone e la sua vice Elsa Di Gati».