Caro Dago, innanzitutto complimenti per lo scoop mondiale del tuo sito che ha portato alla luce una certa abitudine delle loro eccellenze vescovi e Papa ad usare un linguaggio ritenuto volgare e scurrile.
La cosa divertente è che il termine “frociaggine” è essenzialmente di uso interno alla collettività di lgbt+ in situazioni conviviali di cui evidentemente l’entourage papale che gliel’ha suggerito era perfettamente a conoscenza per ragioni che ci possiamo immaginare. Ovvero che la frociaggine più che nei seminari è attorno al Papa. (…)
Ma la cosa più rilevante secondo me è che per la prima volta un papa e il Vaticano in un comunicato limatissimo dalla sala stampa, quindi ultra ufficiale, chiede scusa alla collettività lgbt+. Ed è la prima volta che ciò avviene in assoluto. Ho passato la mia vita da attivista lgbt a chiedere che il Vaticano si scusi per le sofferenze inflitte nel corso dei secoli alla popolazione omosessuale. Finalmente queste scuse sono arrivate grazie al lavoro che avete fatto voi. (…)
Un gaio saluto