«Papa Francesco ha riposato bene»: la Nota odierna della Sala Stampa Vaticana – la prima che giunga dopo la richiesta del pontefice di raccontare puntualmente ai fedeli il suo stato di salute – è la più laconica di sempre. Ieri, in cambio, hanno parlato i medici che lo tengono in cura: «Bergoglio non in pericolo di vita ma non è fuori pericolo» hanno spiegato, poiché in casi del genere c’è sempre il rischio «che i germi passino nel sangue». Dunque «se ci domandate se è fuori pericolo la risposta è no, se poi ci chiedete se è in pericolo di vita la risposta è no», ha spiegato Sergio Alfieri, responsabile dell’equipe del Gemelli che ha in cura Bergoglio, affiancato da Luigi Carbone, medico referente del Papa per il Vaticano, sottolineando che il papa «sa che la situazione è grave: è stato lui stesso a dirci che si rende conto di come sta. Anche quando sarà passata questa fase, le sue patologie croniche resteranno. Lui sa che è in pericolo e ci ha detto di farlo sapere».
Intanto, in pieno periodo giubilare (fatto che offusca il buonumore di Francesco) per la seconda volta domenica il papa non guiderà l’Angelus ma si limiterà a diffondere un testo. Una “novità” con la quale il popolo della Chiesa dovrà prendere confidenza. Perché il ricovero non sarà breve.
