Papa Francesco andava tutelato e fermato: in conseguenza dell’esposizione continua al freddo c’è ora il rischio di complicanze cardiache gravi

  • L’ Infezione polimicrobica delle vie aeree indica che ci sono più microrganismi coinvolti nell’infezione. Può trattarsi di batteri, virus o funghi. In questo caso, molto probabilmente, sono batteri che hanno colpito le vie respiratorie, situazione molto frequente nel periodo invernale e specialmente nelle settimane in corso: lo dice al Corriere della Sera il professor Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione dei microbiologi clinici (Amcli) spiegando che «un mix di batteri si sovrappone a un’infezione già presente, determinata in genere da un virus. È difficile stabilire quale sia responsabile della complicanza. Questi microbi trovano facile presa in organismi già debilitati come quelli di una persona di 88 anni e si moltiplicano rapidamente, approfittandone. Averne la meglio diventa più complicato». In relazione all’allarme, il professore ritiene che i medici che seguono il Papa «abbiano il serio e giustificato timore di andare incontro a complicanze gravi. Non mi sorprenderebbero» perché «non si è risparmiato. Fino a quando non ha dovuto accettare di fermarsi. Mi sono stupito che, nonostante fosse visibilmente stanco e in affanno, lo abbiano lasciato partecipare a diverse udienze private e funzioni pubbliche all’aperto, esponendolo al rischio di contrarre ulteriori infezioni, senza consentire all’organismo di riprendersi».