In occasione dell 79 candeline Leopoldo Mastelloni ha scritto una lettera aperta con cui chiede al governo che anche per lui si applichi la legge Bacchelli, vitalizio per artisti indigenti. Mastelloni ci aveva provato dieci anni fa ricevendo un rifiuto. Gli disserto: «Lei non è artista di chiara fama». «Ma – spiega lui al Corriere – nella lista dei 21 nomi prescelti non conoscevo nessuno, a parte Lara Saint Paul, la cantante».
L’attore percepisce una pensione di 1.200 euro, molto più dei moltissimi pensionati al minimo: «Lo so – ammette lui – ma non ci arrivo. Sto da amici e la casa è in centro, qui a Roma, però i soldi servono tutti per l’affitto, non posso andare sotto ai ponti. A volte aspettano… Vivo solo, non ho amanti, però col mercato libero mi è arrivata una bolletta della luce da 1.800 euro, ho dovuto pagarla per forza, mi hanno staccato la corrente» Anche il frigo è vuoto. Un chilo di pesche costa 8 euro, la pasta è arrivata a 2, anni fa facevo “Di tasca nostra” su Raidue, me ne intendo, sto attento».
Mastelloni non lavora in teatro da almeno 10 anni: «Mi hanno cancellato, non esisto. Non vedo futuro, per le persone sopra i 60 c’è un disinteresse totale. Ho cominciato questo mestiere a 15, credevo lo avrei fatto fino alla morte. In tv non c’è un varietà che mi ospiti per cantare una mia canzone, recitare una poesia. L’ultima volta mi hanno chiamato il 16 agosto 2023, non trovavano nessuno».