Marcello Veneziani: «Meloni ha una classe dirigente mediamente modesta. E modesto è buona parte del governo»

  • «Della Meloni ho un’istintiva simpatia e la conosco da più di vent’anni, ma dissento per alcune scelte che ha fatto. In politica estera, per esempio, nella scelta della sua classe politica, nella mancata coerenza con i programmi iniziali, salvo recuperare nei comizi; ma so bene che può restare al governo solo a quelle condizioni, altrimenti la fanno smammare. Anzi, non l’avrebbero fatta nemmeno entrare: lo scrissi sin da quando vinse le elezioni»: lo rivela l’intellettuale (attribuito al pensiero di destra) Marcello Veneziani in un’intervista a Francesco Melchionda (perfideinterviste.it) E sulla classe dirigente collegata alla premier sottolinea: «Il problema è che non ha scelto, segue il criterio della fedeltà e dell’appartenenza al suo clan. Ha una classe dirigente mediamente modesta come modesta è buona parte della compagine di governo. Ma gli avversari e gli alleati non stanno messi meglio.Avrebbe dovuto lavorarci prima di andare al governo, formare una vera classe dirigente, e non solo una claque di fedelissimi militanti e poco altro.Ma se l’alternativa sono i tecnici o quelli che stanno ora all’opposizione, lunga vita alla Meloni, Giorgia for ever».