Nei palazzi il quesito gira fin da da quando si è fatta vedere in tv da Lilli Gruber: davvero Francesca Pascale ha deciso di farsi largo nell’agone politico? Di pochi giorni fa, i lettori di Telecorriere ricorderanno, è la notizia che l’ex compagna di Silvio Berlusconi – molto attiva nel campo dei diritti civili – aveva formalizzato la sua iscrizione all’Anpi e posto la firma per il referendum contro le Autonomie. Ma Francesca da quale parte sta? A guardare bene: in quella di sempre, quando trascorreva le sue giornate accanto a Silvio. Berlusconi, liberale della prima ora, antifascista “senza se e senza ma” (tutti ricorderanno il discorso di Onna con la bandiera dei partigiani al collo) era un antisovranista ante litteram. Non bastasse, dovrebbe essere sufficiente il ricordo delle asperrime note vergate contro Giorgia Meloni, scritte a penna sul foglio e poste a favore di teleobiettivo. Più opportuno sarebbe chiedersi: da quale parte siederebbe oggi Silvio Berlusconi? Davvero accetterebbe di sostenere il governo sovranista di Meloni?