La lotta contro la camorra. Napoli svegliati! Omertà e indifferenza ti stanno ammazzando

Roberto Saviano ha torto marcio. Capita anche a lui. Soprattutto se si toglie il gusto di puntare il dito contro lo Stato e le Istituzioni senza uno straccio di motivazione. Saviano continua sistematicamente ad accusare lo Stato di essere assente «non pervenuto». Ma lo Stato c’è. Con le decine di mezzi delle forze dell’ordine, che pattugliano la zona con percorsi itineranti e posti di controllo. Per inverso, il fatto grave è che il popolare Rione Sanità vive nella totale indifferenza degli stessi residenti. Si cela dietro l’omertà. Agli archivi del Commissariato di Polizia San Carlo Arena, non esiste una sola denuncia sulle “stese”, o una segnalazione di racket. Nessuno vede o ha visto. Nessuno sapeva o sa. Nessuno ha visto. Nessuno ha parlato. Nessuno annota i numeri di targa. Nessuno si presenta ai commissariati per dire: «Si, io ho visto». L’inerzia di residenti e commercianti è grave. E connivente. Quando si spara contro un negozio, il fatto è inteso come un avvertimento. Ciò significa che già prima c’è stato un avvicinamento. Una richiesta di pizzo che, se non ottemperata, provoca dapprima le minacce e quindi azioni più gravi. È comprensibile che un singolo commerciante non denunci per paura: dopo può solo chiudere bottega e traslocare. Diversa cosa è se lo facessero tutti. Nella Sanità, per dire, gli esercizi commerciali sono oltre un migliaio: poche decine di balordi, che spaventano e sparano, non potrebbero fare una carneficina, decimando chi denuncia. È un’aberrazione dire che lo Stato è il protettore occulto delle paranze alla Sanità: lo è semmai l’indifferenza dei suoi abitanti. L’’indifferenza vinse anche nella storica occasione della tentata chiusura dell’ ospedale “San Gennaro dei Poveri”. Che ai tempi non avvenne, ma soltanto grazie alla tenacia di padre Alex Zanotelli e del suo entourage. Durante le manifestazioni di protesta, in strada al loro fianco scesero soltanto pochi giovani dei centri sociali. Estranei al quartiere. Non si vide un solo cittadino del Rione: semplicemente perché la camorra non voleva che quell’ospedale restasse aperto. Lo scopo dei camorristi è che la zona regni nel degrado: senza crescita, ignorata dai cittadini e dai mass media. Perché solo nel degrado la malavita organizzata può decidere e determinare tutto. L’unica via d’uscita sta nella rinascita della popolazione: bisogna agire e denunciare. Soprattutto sfatare la leggenda che dialogare con le Istituzioni sia un atto da infami. Gli infami sono i camorristi, che si autodefiniscono uomini d’onore. Un’altra aberrazione. Chi uccide, non è un uomo d’onore. Non è neppure un uomo. L’onore lo conosce colui che lavora, rispetta le istituzioni e le leggi. E denuncia le ingiustizie.