Agosto: niente ferie per le liti dei Totti. Ilary chiede assegno più congruo. Pupone gioca a ribasso

Entro fine settembre la causa di separazione rientrerà nel vivo: si ascolteranno i testimoni di entrambe le parti per stabilire chi abbia tradito prima, per il riconoscimento dell’eventuale addebito. Chi dei due dovesse perdere non potrà avanzare pretese ereditarie e potrebbe citare l’ex coniuge in giudizio per danno di immagine. (Fermo immagine Mediaset. Adattamento: Telecorriere)

Nessuna pace, niente ferie d’agosto per la separazione tutt’altro che consensuale, che vede impegnati davanti ai giudici gli ex coniugi Totti. Nel pieno della calura estiva scende in campo Ilary: avrebbe chiesto al (competente) giudice del Tribunale di Roma, di riconsiderare (naturalmente al rialzo) l’assegno da 12.500 euro che Francesco versa per il mantenimento dei tre figli e per la gestione della casa.

La nuova richiesta varia tra i 18 e i 20 mila euro al mese e sarebbe avvalorata dalla circostanza che l’ex letterina percepisce redditi sempre più bassi (si ricorderà, ad esempio, che alla conduzione dell’Isola dei famosi le fu preferita – con grave torto, col senno di poi – la debuttante Luxuria).

L’ex capitano giallorosso evidenza, per contro, che le entrate dell’ex moglie non sono diminuite affatto (ha condotto “Battiti” su Canale 5 e avrebbe percepito una somma pari a 700mila euro per il docu “Unica” e il libro autobiografico “Che stupida! La mia verità” per i tipi di Mondadori. Addirittura Totti chiede di modificare la cifra sborsata al ribasso, poiché il primogenito Cristian ora è «indipendente, autonomo e non vive più nella casa coniugale». Si vedrà