Grasso: lite su riduzione canone? Pantomima. Distrae da legge UE che impone Rai indipendente da Stato

«Il braccio di ferro tra Salvini e Tajani sulla riduzione del canone Rai è una pantomima»: lo scrive Aldo Grasso sul Corriere della Sera. E spiega: «Salvini vuole fare demagogia. Togliere 20 euro dal canone, per compensarlo poi con un assegno del Tesoro, è una penosa partita di giro che ricadrà su chi paga le tasse e pensare di alzare i tetti pubblicitari, quando la pubblicità è scarsa, è follia.In realtà, queste bagatelle non avvengono per caso. Sollevare un polverone significa non affrontare con responsabilità due temi fondamentali: chiedersi cosa rappresenti ancora il servizio pubblico e come tagliare i costi, anche in Viale Mazzini.È ormai assodato che la Rai fa servizio pubblico solo al governo di turno». Eppure, si chiede Grasso: «Quale governo rinuncerebbe mai a un megafono così potente?». In realtà il problema è ben altro e lo spiega bene lo scrittore: «Entro agosto 2025, una legge europea impone che i servizi pubblici siano indipendenti dallo Stato, vietando qualsiasi forma di ingerenza nelle decisioni editoriali».