Per la seconda stagione, La confessione, il talk condotto da Peter Gomez e prodotto da Loft Produzioni, casa di produzione controllata dalla società che edita Il Fatto Quotidiano, occupa la prima serata del sabato di Rai3. Dal 2017 al 2023, il programma è andato in onda in seconda serata su Nove, visto solo dagli amici di pianerottolo (a Discovery, Loft ha lasciato Accordi e disaccordi, un appuntamento per chi è sempre d’accordo con Marco Travaglio).
Come mai La confessione è finita in Rai, in prima serata, continuando a fare ascolti imbarazzanti? Mi auguro non per magheggi partitici a favore degli ex grillini.
Ma veniamo al programma. «Io, Peter, cammino a testa alta, sempre e comunque, lui no». Chi può pronunciare una frase così retorica con la dolce fissità di un animale domestico? Uno, uno solo: Alessandro Di Battista, il mitico «Dibba».
Ne aveva per tutti, accompagnato dal sorriso beatifico dell’amico Peter: contro Luigi Di Maio, contro Israele, contro tutti. Si definisce «attore della controinformazione», cucendosi addosso, interlocutore di sé stesso, l’abito dell’ultimo «duro e puro», immagine affranta non redenta dal tempo…