Giusti: “L’Amica Geniale” è una boccata di ossigeno in Rai fra gli show impossibili di Malgioglio e Selvaggia Lucarelli

“L’Amica geniale” è in onda su Rai1 nel prime time del lunedì. Le prime due puntate sono state trasmesse l’11 novembre (e sono disponibili – come quelle a seguire – su RaiPlay). Sono attese altre otto puntate per quattro lunedì a seguire

«“L’amica geniale” in Italia si vede solo su Rai1 a due puntate alla volta il lunedì sera e poi su Rai Play: in tutto il mondo è distribuito dalla HBO e leggo che l’hanno già finita e già piangono»: lo scrive Marco Giusti per Dagospia. E spiega: «Posso criticare quanto voglio le prime due puntate della quarta e ultima stagione dell’Amica geniale, il tira-e-molla di Lenù/Alba Rohrwacher con Nino, che seguita a non lasciare la moglie, anzi, l’ha messa incinta, a far casino, a dir cose che non sono vere, ma rimango comunque incollato alla televisione come ai bei tempi degli sceneggiati Anni 60.Perché sono davanti a una serie di personaggi che conosco, che sviluppano delle emozioni, che cambiano, che si muovono in un paese che mi appartiene negli anni che ho vissuto e che tutti noi spettatori non giovani abbiamo vissuto più o meno intensamente. E poi sono bravissimi gli attori, a cominciare da Alba Rohrwacher come Lenù e Irene Maiorino come Lila, che formano il nocciolo centrale dei romanzi e della serie, da Sonia Bergamasco, Piergiorgio Bellocchio e Fabrizio Gifuni, che devono riportarci all’aria del tempo. Nella terrificante Telemeloni dei giorni d’oggi, fra un Bruno Vespa e un Pino Insegno, in mezzo a questi show impossibili con Malgioglio e Selvaggia Lucarelli, vedere le bandiere rosse, gli Anni 70 visti da sinistra, i collettivi femministi, gli amori liberi dichiarati, sentire dialoghi un po’ più intelligenti del solito, sentire delle idee, sentir parlare di sentimenti come l’amicizia al femminile, già ci fa tornare al mondo che lo conoscevamo. Prima di Vannacci e di Meloni e di Salvini e di Sangiuliano e di Giuli».