Lo stesso Garante rileva il sovraffollamento delle celle e l’assenza di spazi di vita essenziali. Due caratteristiche che con il caldo estivo trasformano le prigioni in luoghi disumani, dove i più fragili soccombono: sei nei soli primi quindici giorni di luglio.
Secondo quanto emerge da un indagine dell’Uilpa, il sindacato della polizia penitenziaria, i suicidi sarebbero ancora di più: almeno 56 perché ci sono casi di carcerati che decidono di non mangiare e di non bere, chi per protesta, chi per lasciarsi morire. Nei primi sei mesi e mezzo del 2023 i suicidi erano stati 37, significa che quest’anno sono aumentati del 50%.