Dall’UE 4 schiaffi all’Italia: dubbi su Premierato, Libertà di stampa, Riforma Nordio. «Violenze riducono spazio civile»

A chi le faceva notare che, con ogni probabilità, l’Italia sarebbe finita nel mirino di un’Europa per la quale non ha voluto “utilizzare” i suoi voti, il premier Meloni sorrideva. E invece eccolo qua, fresco fresco, lo sganascione sulla faccia del governo. 

La prima a finire sotto “indagine” della Commissione Ue è la riforma del premierato: «Con questa riforma, non sarebbe più possibile per il Presidente della Repubblica trovare una maggioranza alternativa e/o nominare una persona esterna al Parlamento come Primo Ministro. Alcuni stakeholder hanno espresso preoccupazione per modifiche proposte all’attuale sistema di pesi e contrappesi istituzionali, nonché dubbi sul fatto che ciò possa portare maggiore stabilità» è scritto nel paragrafo dedicato all’Italia. 

Una bella gatta da pelare, ma non basta.

«In Italia i giornalisti continuano ad affrontare diverse sfide nell’esercizio della loro professione» bisogna «proseguire l’iter legislativo sul progetto di riforma sulla diffamazione, la tutela del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, evitando ogni rischio di impatti negativi sulla libertà di stampa e garantendo che tenga conto delle norme Ue sulla tutela dei giornalisti». Quanto alla Rai il governo deve «garantirne l’indipendenza». 

Finito? Macché. 

«In Italia, una nuova legge che abroga il reato di abuso d’ufficio e limita la portata del reato di traffico d’influenza potrebbe avere implicazioni per l’individuazione e l’investigazione di frodi e corruzione». Lo scrive sempre il report della Commissione Ue sullo stato di diritto nel paragrafo relativo alla lotta contro la corruzione. «Le modifiche proposte alla prescrizione potrebbero ridurre il tempo a disposizione per condurre procedimenti giudiziari per reati penali, compresi i casi di corruzione. La percezione degli esperti e dei dirigenti aziendali è che il livello di corruzione nel settore pubblico rimanga relativamente elevato».