
Sottovalutata? «Tante volte». Antonella Clerici al microfono con Repubblica si dice felice di essere tornata oggi alla guida di E’ Sempre Mezzogiorno, ma non dimentica il passato. «Nel 2026 festeggio 40 anni di Rai, il primo contratto è del 1986. Gli episodi sono noti, sono stata estromessa dalle mie trasmissioni, quando sono rimasta incinta ho faticato a rientrare. I vertici dovrebbero far sentire le loro teste di serie importanti, ma si dimenticano.Invece anche una telefonata, un saluto, fa piacere e sarebbe giusto: piccole cose che a noi artisti, con le nostre fragilità, fanno bene». Sui nuovi progetti di Viale Mazzini ragiona con Repubblica: «Ho seguito Stefano De Martino, mi piace, lo trovo bravo ad Affari tuoi, gli serve solo un po’ più di disinvoltura. Quel gioco l’ho condotto, e non è facile». Perché «la televisione bisogna meritarsela, la Rai è stato un punto di arrivo, io ho fatto una gavetta enorme. La tv non è come Instagram. Vedevo la Mostra di Venezia, con i grandi attori, beh io non mi permetterei mai di sfilare sul red carpet. Il cinema è cinema, non è che siccome sei famoso su Instagram hai diritto a qualunque cosa. Lo vedo con i cuochi. Sui social meraviglie, ma quando gli faccio un provino, non sanno parlare italiano».