Carta stampata: è crisi senza freni. Scioperi a Giorno e Nazione. Attesi prepensionamenti (fra i molti altri) a Repubblica e Corriere

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La crisi della carta stampata è inarrestabile. A pagarla sono i giornalisti. Andrea Riffeser Monti, presidente della Federazione editori di giornali (Fieg) e editore de Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, Qn-Quotidiano Nazionale, Quotidiano.net e Luce!, avrebbe proposto ai giornalisti un’autoriduzione dello stipendio (3 giorni a testa di permesso non retribuito al mese per tutto il 2025) per ottenere un risparmio di 2 milioni e mezzo sul costo del lavoro. E’ scattato lo stato di agitazione che lo stesso Riffeser ha definito «inaccettabile, incomprensibile e provocatorio».

Alla Gazzetta del Mezzogiorno è stato comunicato via email ai sindacati di aver avviato una procedura di licenziamento collettivo per 29 giornalisti e 23 poligrafici. 

Intanto si “lavora” al rifinanziamento dei prepensionamenti per i giornalisti: tra questi – secondo alcune fonti – ci sarebbero alcuni redattori di Askanews, Repubblica, Corriere dello Sport, Libero, Il Giornale, Il Messaggero e dall’anno prossimo anche del Corriere della Sera.